La guerra per Monte Sant’Angelo, tra Terni, Miranda e Narni

Il 29 luglio 1314

Monte sant'angelo Miranda
Da sin. sui monti intorno a Terni la Rocca di Monte Sant’Angelo, Papigno, Stroncone. (Part. di un affresco alla sede Vescovile di Terni)

La guerra che da oltre un anno vedeva coinvolte Terni, Rieti, Narni, Miranda e Stroncone fu sospesa grazie ad un accordo che tutti si impegnarono a rispettare per almeno cinque anni. La guerra era iniziata un anno prima, nel 1313, quando i ternani avevano cominciato a costruire una rocca a Monte Sant’Angelo, nel territorio di Miranda, possedimento della Chiesa su cui vantava diritti anche Narni.

Papa Clemente V, che aveva proprio in quell’anno assegnato Miranda al vescovo di Sabina, da Avignone dove era stata trasferita la sede del papato, aveva intimato ai ternani di abbandonare la loro iniziativa, ma così non fu. Fattostà che il 1314 cominciò con i ternani in guerra con i narnesi, non solo per la faccenda di Miranda, ma anche perché accorsi, insieme ai reatini, in difesa di Stroncone, attaccata da Narni

La tregua che fu sottoscritta nel luglio 1314 vide perciò incontrarsi e trattare i rappresentanti di Terni, Rieti, Stroncone, Miranda e Narni. Il confronto ebbe luogo in territorio di Terni, in località chiamata Mentone. Molteplici erano gli interessi da far coincidere e a tale scopo intervenne, con tutta l’autorità che si addiceva ad un personaggio che aveva incarcerato ad Anagni papa Bonifacio VIII, qual era Sciarra Colonna.

Per tutto il periodo della tregua il monte Sant’Angelo e la Rocca restavano sotto la giurisdizione di Terni, mentre Miranda veniva soggetta a Narni. Il testo della tregua regolava anche una complicata rete di autorizzazioni al transito, pedaggi, facoltà di coltivazione e sfruttamento delle acque.

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