Nel XIV secolo joint venture a Terni per gestire i molini

Alla Fine del XIV secolo Terni era un comune in crescita, tanto che ad un certo momento fu necessario provvedere alla costruzione di nuovi molini, perché quelli esistenti non erano sufficienti “alla bisogna”. I molini allora esistenti erano tutti di proprietà pubblica, ma il Municipio non aveva forze economiche sufficienti per incrementare il numero in maniera così sostanziosa come la situazione richiedeva. Così il comnsiglio municipale  decise,  ai primi di agosto del 1397, di intervenire con alcuni incentivi. Una specie di Iri, che proponeva un investimento pubblico-privato. Fu pubblicato un bando in cui si  stabiliva che chiunque volesse fabbricare un molino, potesse farlo, ma per conto del Comune e “con proprio onesto lucro”. Una compartecipazione, col Municipio avrebbe fornito l’acqua del fiume per girare le mole. Il privato aveva la facoltà di scegliere il luogo della realizzazione ed il Municipio avrebbe fornito propri locali se ne aveva in loco, in caso contrario avrebbe provveduto ad acquisirli. Il molino restava in uso all’imprenditore a tempo determinato e cioè fino a quando non fosse rientrato delle spese affrontare su cui si sarebbe calcolato anche un giusto interesse. Decorso il periodo dell’accordo il molino poteva esser mantenuto dall’imprenditore, ma versando un canone al Comune, oppure esso sarebbe stato consegnato  “andante e macinante”.

joint venture
Ponte del Sesto

Passarono giusto due settimane dalla pubblicazione del bando e arrivò la prima proposta da parte di un cittadino ternano, Pietro Di Matteo, che chiedeva di costruire un molino da grano all’interno delle mura cittadine in prossimità del Ponte del Sesto (il ponte Garibaldi di oggi). Al Municipio chiedeva un anno di tempo per impiantare il molino, 50 fiorini d’oro di scorta, il locale opportuno, una “convenzione” per cui sarebbe stato riservato a lui e ai suoi discendenti il godimento dei profitti per la durata di 41 anni. La proposta fu subito accettata.

 

 

Fonte: Lodovico Silvestri, “Collezione

di memorie storiche tratte dai protocolli

delle antiche riformanze della città

di Terni dal 1387 al 1816″.

Ristampa a cura di Ermanno Ciocca.

Terni 1977, Ed. Thyrus.

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