L’11 novembre 1436 il senato cittadino vietò il mercato del bestiame sulla piazza delle Colonne, la piazza principale di Terni. Ciò fu deciso per cercare di tenere più pulita la città e mantenere decoroso il luogo d’incontro dei cittadini. Se poi nonostante il divieto qualcuno avesse comunque raggiunto col bestiame la piazza sarebbe stato condannato a pagare 40 soldi per ogni capo.
Fonte: Lodovico Silvestri, “Collezione di memorie storiche tratte dai protocolli delle antiche riformanze della città di Terni dal 1387 al 1816". Ristampa a cura di Ermanno Ciocca. Terni 1977, Ed. Thyrus.