Cosicché l’8 dicembre il Consiglio cittadino aggiunse un secondo provvedimento a quello relativo ad una particolare attenzione alla sanità pubblica: ordinò che le porte cittadine fossero custodite dalla Guardia Urbana, per controllare soprattutto chi entrava a Terni. La guardia urbana fu costituita da un individuo di ogni famiglia, comunque capace di utilizzare le armi. Ogni porta era presidiata da due scorte rinnovate “ad intervalli e per turno”. Chiunque si fosse tirato indietro sarebbe stato multato di 25 baiocchi.
Fonte: Lodovico Silvestri, “Collezione di memorie storiche tratte
dai protocolli delle antiche riformanze
della città di Terni dal 1387 al 1816″. Ristampa a cura di Ermanno Ciocca.
Terni 1977, Ed. Thyrus.