1720, il Comune di Terni adotta una “legge spazza corrotti”

corrotti

Una specie di legge “spazza corrotti” l’atto approvato dal consiglio di Credenza di Terni il 24 novembre 1720. Si adottò nella riunione di quel giorno un provvedimento che intendeva porre un freno ad una gestione quantomeno un po’ troppo “allegra” delle finanze comunali.

Accadeva cioè che era ormai prassi comune che da parte di coloro, artigiani di vario genere, si presentassero richieste di pagamento esose per lavori fatti per conto del Municipio.

Il Magistrato “poco cauto o dimentico dei propri doveri e della tutela dell’interesse pubblico” approvava pur se era evidente che il costo dei materiali utilizzati e della mano d’opera prestata erano stati maggiorati, inviando senza mai chiedere spiegazioni la bolletta con cui i richiedenti potevano presentarsi ad incassare negli uffici comunali.

Si adottò allora il provvedimento che stabiliva che da quel giorno in poi non si potesse spedire bolletta  e non dopo che persone oneste e pratiche della materia avessero esaminato sia l’esatta esecuzione del lavoro sia la congruità del conto presentato. In effetti un provvedimento simile era stato già adottato alcuni anni prima, ma poi era passato in cavalleria.

/ 5
Grazie per aver votato!

Una risposta a “1720, il Comune di Terni adotta una “legge spazza corrotti””

  1. Proprio nel sangue labbiamo il senzo dell,onesta !!! no !!! oggi la nazione rispecchia cio che eravamo anche , oltre 2,secoli fa, speriamo che con il tempo si migliori anche per linteresse di noi tutti saluti Paolo…..

I commenti sono chiusi.