1844, la “buona scuola”: così Terni riorganizzò il suo Liceo

Il 19 ottobre 1844 il Cardinale Lambruschini, prefetto della Sacra Congregazione agli Studi (oggi sarebbe il ministro dell’Istruzione) approvò il nuovo regolamento per il liceo di Terni.

Le Università erano state praticamente chiuse  nel 1831 in conseguenza del fatto che si ritenne che gli studenti fossero il nucleo principale della rivoluzione e che avevano avuto una parte decisiva nello scoppiare dei moti di quell’anno. Le scienze, decise il governo pontificio potevano essere insegnate in scuole private nelle varie città. Nel 1844 la norma era ancora valida e quindi il governo cittadino ternano (la Magistratura era praticamente la giunta comunale)  varò un regolamento per il proprio Liceo “secondando la solerzia del vescovo, cancelliere degli studi, e i voti dei padri di famiglia” e allo scopo di far sì che gli studi superiori a Terni avessero lustro e rinomanza.

Gli insegnamenti previsti erano: Scuola di Leggere e Scrivere; Calligrafia, Aritmetica, Grammatica italiana, Scuola dei primi rudimenti di lingua latina, Scuola di grammatica inferiore, Scuola di grammatica superiore, Umanità e Rettorica percettiva, Cattedra di Eloquenza, Cattedra di Filosofia razionale, Cattedra di Matematiche e Fisiche,Cattedra di Teologia morale e dommatica, Cattedra di Istituzioni civili, canoniche e criminali, Cattedra di disegno e ornato, Prefetto della dottrina cristiana, Prefetto dell’oratorio e Congregazione.

Rigardo alla cattedra di eloquenza si stabiliva che gli studenti migliori “potranno essere iscritti nell’albo dei candidati dell’Accademia Patria di Belle Lettere e Arti”, mentre per la cattedra di legge si stabiliva che il docente avrebbe esposto “le Istituzioni civili, Canoniche e Criminali” seguendo i dettati della Costituzione Leonina in un corso che durava tre anni.

Alla fine dell’anno scolastico – che aveva inizio in date diverse compese tra il 7 settembre ed il 5 di novembre a seconda della materia –  si sarebbe tenuto un esame pubblico su tutto il programma annuale.

Il regolamento, firmato dal Vescovo di Terni Vincenzo Tizzani, dal Gonfaloniere Domenico Petrucci e dai sei Anziani del comune, fu inviato alla Congregazione degli studi che, appunto, lo approvò.

Fonte: Elia Rossi Passavanti, “Terni nell’età moderna”. Stabilimento F. Damasso – Roma -MCMXXXIX – XVII. Ristampa anastatica a cura di Vincenzo Pirro- Tip.Stella, Terni, 2002
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