19 dicembre 1888: il lanificio Gruber diventa Lanificio Italiano

Il 19 dicembre 1888 a Biella si riunì l’assemblea generale degli azionisti del Lanificio Sociale Biellese “per votare la morte della Società e riemergere ben tosto a vita nuova, che appare più splendida e più lucrosa”. Si decideva infatti la fusione col lanificio Gruber di Terni. Fu un “sì” praticamente unanime: mancava solo il pronunciamento dei possessori di circa cento azioni su un totale di oltre tremila.

Un trasformazione, informavano le agenzie giornalistiche dell’epoca, che il cav. Gaetano Stallo “con suo nome e colla sua attività seppe condurre a buon fine questa trasformazione”. “Ne riceve un potente aiuto la Banca Popolare di Biella, presieduta dallo stesso Stallo, che tiene in portafoglio 800 e più azioni del cessato Lanificio – era spiegato – cui potrà ora realizzare, liquidando senza ulteriori perdite questa partita derivante dal soverchio fido fatto alla ditta Ubertelli, ora cessata, dalla precedente amministrazione. La nuova società ha assunto il titolo di Lanificio Italiano e ha già intrapreso il nuovo impianto”.

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