1907, all’acciaieria operaio muore schiacciato nella ressa per riscuotere la paga

Un pigia pigia tra gli operai che cercavano di entrare nell’ufficio per riscuotere la paga. Quel giorno, il 22 agosto del 1907, le operazioni andavano forse a rilento e fuori dell’ufficio dell’acciaieria di Terni c’era un vera e propria ressa in cui morì un giovane operaio, Augusto Artinelli, ed un altro si ferì ad una mano rimasta schiacciata al cancello. “All’acciaierria ove sono addetti oltre tremila operai – spiegava l’Avanti! – ogni 15 giorni viene fatta la paga dalle 12 alle 14 in una cameretta ove entrano 7 o 8 operai alla volta; gli altri restano fuori pigiati come acciughe, facendo una ressa continua per poter più presto guadagnare l’ingresso dell’uficio paga. Bisogna notare – aggiungeva il cronista – che dalle 12 alle 14 devono anche mangiare”.

Il giornale socialista metteva sotto accusa la direzione dato che – affermava – anche in altre occasioni ci sono stati incidenti. “ma la società mai ha provveduto con un nuovo sistema di paga, tanto e tante volte reclamato dalla classe operaia; anzi, mentre prima della serrata si pagava anche nelle ore di lavoro, adesso si fa la paga solo nelle ore di riposo”.

Fu subito proclamato uno sciopero con comizio presso la Camera del Lavoro, cui parteciparono anche le operaie del lanificio le qauali erano in sciopero per una loro vertenza. “Durante il comizio fu fatto segno ad una ostile dimostrazione Amilcare Spadoni,direttore della Terni“. Fu apporvato un ordine del giorno “in cui oltre che protestare, deliberando solenni funerali per la vittima, s’invita la Società ad accogliere quelle modifiche che propose in commissione operaia nell’ultima agitazione”.

I funerali dell’operaio deceduto si tennero due giorni dopo: una manifestazione imponente, con corone e bandiere. C’erano anche le operaie del lanificio che proprio quel giorno, dopo alcune concessioni della direzione, avevano dichiarato conclusa la loro protesta.

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