1922, il sindaco socialista di Terni aggredito a Spoleto

Tito oro nobili Psi
Tito Oro Nobili

“Oscuro” episodio quello che vide coinvolti due deputati socialisti a Spoleto, la sera del 7 marzo 1922, verso le 7. I due deputati in questione erano Tito Oro Nobili (il quale era anche sindaco di Terni) e Giuseppe Sbaraglini. Entrambi avvocati, dopo aver ottemperato al loro dovere di difensori in una causa al Tribunale di Spoleto, stavano recandosi in carrozza alla stazione ferroviaria per prendere il treno per Terni.

Improvvisamente saltò sul predellino posteriore della carrozza, che era scoperta, un uomo che, armato di bastone, colpì sulle spalle l’onorevole Nobili.

Nobili reagì, balzando a terra per gettarsi all’inseguimento dell’aggressore. Ma la manovra, compiuta con la carrozza in movimento, non gli riuscì molto bene: cadde e si ferì ad una mano. E così mentre l’aggressore riusciva a fuggire dopo aver raggiunto un gruppo di giovani che lo aspettavano poco lontano, l’onorevole Nobili dovette recarsi in ospedale dove gli fu riscontrata una lussazione, fu medicato giudicato guaribile in tre settimane. Nessun problema, invece, riguardo all’onorevole Sbaraglini. “Poiché il compagno Nobili – commentava L’Avanti! – onde deve assolutamente escludersi l’ipotesi di una qualsiasi vendetta privata, è unanime la convinzione che si tratti di una delle solite prodezze con le quali la teppa fascista combatte le sue lotte per la civiltà e la grandezza della patria e si fa anche l’ipotesi che il colpo fosse diretto contro l’onorevole Sbaraglini”.

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