1946, pugilato: al Politeama i campionati umbri dilettanti, ma nel clou c’è Falcinelli

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Il ternano Amleto Falcinelli

La riunione di pugilato organizzata a Terni per la serata del 12 marzo 1946 era etichettata come ”Campionati umbri dilettanti”. Ma l’attesa era soprattutto per un incontro che coi campionati regionali non ci entrava e che era annunciato come clou: il match tra il ternano Amleto Falcinelli e l’ascolano Emidio Cacciatori. “Quando è di scena Falcinelli tutto l’ambiente pugilistico locale è in fermento – scriveva l’inviato del Corriere dello Sport nell’annunciare la riunione – Il piccolo Amleto suscita non solo l’ammirazione dei competenti per il gioco chiaro e nitido, ma riesce a a conquistare le simpatie anche dei profani per il suo stile inconfondibile. Quandio poi – proseguiva l’articolo – l’incontro rappresenta, come in questo caso, la prova generale di quello che sarà l’incontro per il titolo, è facile immaginare l’ansia degli appassionati.

Tanta attesa, andò in parte delusa. Contro un avversario molto quotato come Cacciatori, Falcinelli vinse, ma il match fu sospeso dall’intervento del medico federale all’inizio del quinto round (dei dieci previsti) per una ferita riportata dall’ascolano al sopracciglio.  Fino a quel punto, sul ring del Politeama Ternano, si era assistito ad un match che prometteva scintille: “Cacciatori veloce e mobile – riferiva la cronaca del Corriere dello Sport – si è distinto per alcuni uppercut destri. Falcinelli ha palesato una maggiore solidità ed efficacia”. Dopo l’equilibrio delle prime riprese “tutto lasciava supporre che la potenza del ternano sarebbe venuta fuori alla distanza”. Il pubblico “rimasto con l’amaro in bocca” si consolò col secondo incontro tra professionisti in programma: quello tra i pesi welter, col ternano Cesare Visciotti opposto all’ascolano Volponi. Visciotti andò a tappeto alla prima ripresa, ma, rialzatosi, si è buttato nella lotta ed è riuscito a vincere di misura, tanto che Volponi, non convinto del verdetto, chiese la rivincita ad Ascoli.

Tra i dilettanti alcuni titolo furono assegnati all’unico pugile presentatosi sul quadrato non essendovi avversario in quella data categoria. è quanto accadde a Capaldini tra i mosca (ma comunque combatté fuori torneo contro un giovane di Rieti) e a Pandolfi nei pesi Gallo. Senza combattere e per mancanza di avversario si aggiudicarono il titolo di campione umbro il perugino Canestrelli (welter) e i folignati Castellani (medio massimi) e Costantini (massimi)

I RISULTATI

DILETTANTI

Pesi Mosca:Capaldini (Terni) b. Marino Proietti (Rieti) ai punti (Fuori torneo)

Pesi Gallo: Pandolfi (Terni) e Castelli (Ascoli Piceno), incontro pari (Fuori torneo); Sisalli (Terni) b. Proietti (Rieti) per abbandono al terzo round.

Pesi piuma: Benedetti (Terni) b. Mandarini (Perugia) per squalifica al terzo tempo.

Pesi Leggeri: Tosi (Terni) b. Bottaccioli (Perugia) ai punti.

PROFESSIONISTI

Pesi Welter: Visciotti di Terni (kg.66) b. Volponi di Ascoli Piceno (Kg 63) ai punti in sei riprese.

Pesi Gallo: Falcinelli di Terni (kg.54,500) b. Cacciatori, di Ascoli Piceno (Kg. 55,500) per arresto del combattimento all’inizio del quinto tempo per ordine del medico federale.

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