1954, Gerini batte Musso al Giro Automobilistico dell’Umbria

giro dell'Umbria auto
Gerini all’arrivo a Perugia

Il 2 giugno 1954 l’Umbria diventò una piccola capitale dello sport motoristico. Si corso quel giorno la sesta edizione del Giro automobilistico dell’Umbria, una sorta di Mille Miglia in formato ridotto, con le auto che si rincorrevano lungo il normale percorso stradale. Si trattò dell’ultima edizione di una gara automobilistica di antica tradizione il Giro dell’Umbria, nato negli anni Venti del secolo scorso come “Coppa della Perugina”. Una gara di velocità che vedeva schierarsi al via fior di piloti e mezzi meccanici di prim’ordine.

Vinse  Gerino Gerini, con la Ferrari, polverizzando tutti i record sul tracciato di oltre trecento chilometri completato in meno di tre ore. Partenza ed arrivo a Pergia passando per per  Arezzo,  Città di castello, Ponte San Giovanni, Foligno, Spoleto, Terni, Todi.

Gerini partì con una certa prudenza per poi dare tutto man mano che si avvicinava al traguardo di Perugia. Ad Arezzo (km 80) era quarto dietro la Ferrari di Umberto Maglioli e le Maserati di Luigi Musso e Ferraguti. A Ponte San Giovanni era secondo dietro Maglioli per passare in testa a Terni. Dopo aver guadagnato secondi preziosi nella discesa della Somma, precedeva di pochi secondi Luigi Musso, che aveva vinto nel 1953, alla guida di una Maserati 2000. Tra Terni e Todi iniziò il duello, ma approfittando della maggiore potenza della sua Ferrari 3000 Gerini  fu avvantaggiato dai lunghi rettilinei che il tracciato offriva. L’ultimo tratto di gara, percorso al massimo della velocità gli consentì non solo di vincere, ma anche migliorare di oltre tre chilometri orari la media record stabilita l’anno prima da Musso: 127,924 Kmh contro il 124,358 del pilota della Maserati.

Nelle classi inferiori vittoria per la Dyna Panhard di Bianchedi; per la Stanguelini 750 di Monti, la Fiat 103 TV dei fratelli Gianni, l’Alfa 1900 di Leonardi, la Fiat 8V di Leto di Priolo, la Osca 1100 di Scotti, la Lancia GT 2500 di Ribaldi.

La giornata di gara fu penalizzata da tre incidenti. Il primo accaduto a Ferro di Cavallo, dove la vettura guidata dal conte Antonio Sterzi, una Ferrari GT, uscì di strada finendo sugli spettatori: otto feriti, fu il bilancio dell’accaduto, uno dei quali in gravi condizioni. Il pilota restò illeso. Ferito rimase, in un incidente verificatosi qualche chilometro dopo,  finì fuori strada l’Alfa 1900 di Giuseppe De Rosa Feroldi, giovane conduttore romano, che riportò la frattura delle ossa nasali e la sospetta frattura di un braccio.

LA CLASSIFICA ASSOLUTA

Gerini
  • 1. Gerini, Ferrari 3000, in 2h.59’38” 1/5 alla media di Km. 127,924;
  • 2. Musso, Maserati 2000 a 2’3”4/5;
  • 3. Ferraguti, Maserati 2000 in 3h 3’7” 3/5;
  • 4. Maglioli, Ferrari Sperimentale, in 3h3’10”;
  • 5. Sgarbati, Osca 2000, in 3H 5’20”;
  • 6. Baggio, Ferrari V375 3h8’32”;
  • 7. Scotti, Osca 1100 3h9’1”;
  • 8. Palmieri, Maserati 2000, 3h9’5”;
  • 9. Leopardi, Alfa 1900 in 3h 10’53”;
  • 10. Leto Di Priolo, Fiat 8V in 3h 12’16”
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