1966, giovane ternana tenta il suicidio due volte nello stesso giorno: salvata

Quando non è arrivato il momento non c’è niente da fare, sostengono coloro secondo i quali tutto dipende dal destino. E, in effetti, non ci fu niente da fare per una ragazza ternana di 23 anni che aveva deciso di togliersi la vita. Due tentativi, uno dietro l’altro e tutti e due falliti.

All’ospedale di Terni arrivò la notte del 18 giugno 1966: un intervento d’urgenza. Chissà per quale motivo aveva ingoiato un tubetto intero di barbiturici: la salvarono con una immediata lavanda gastrica e la ricoverarono.

Ma lei non fu molto soddisfatta. Non appena fu sola per un minuto si alzò dal letto e, determinata, scavalcò il davanzale della finestra e si buttò di sotto. Ma la cameretta in cui era stata ricoverata si trovava al primo piano. Chissà, forse qualcuno ci aveva visto lungo. Un salto di un paio di metri, non di più. Che le procurò qualche contusione.

La soccorsero e la rimisero a letto dove averle prestato le cure necessarie. A quel punto lei, Anna, abitante in un frazione di Terni, capì che non era giornata. Le toccò di continuare a campare-

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