27 ottobre 1613: atto di nascita del liceo Tacito a Terni

Il 27 ottobre 1613 è il giorno di nascita del Liceo Classico Tacito di Terni. O meglio, è il giorno in cui si decisero iniziative che praticamente ne anticipavano la nascita-
liceo classico terni tacitoEra davvero ternano lo storico Caio Cornelio Tacito? Oppure era teramano o forse iberico?  Il dubbio non sfiorò neppure il Senato cittadino di Terni che quel giorno, appunto approvava una deliberazione in cui si affermava. “Havendo C. Cornelio Tacito nostro cittadino illustrato questa città con le sue Historie e Annali che sono in tanta stima del mondo, dal quale discesero li doi imperatori Tacito et Floriano anco nostri Cittadini…”. Si era al preambolo ma già si affermava senza concedere spazio ad altre ipotesi che Tacito era ternano come i suoi due discendenti Marco Claudio Tacito e Annio Floriano. A maggior riprova si faceva riferimento anche alle loro sepolture “poco fuori della porta di Tre Monumenti”, tre monumenti – appunto – della cui esistenza restano solo studi che indicano, semmai, che di cenotafi si tratta e non di tombe.
A parte tali dubbi, allora cancellati con un colpo di spugna, quel 27 ottobre il Senato Cittadino di Terni poneva una questione: l’immagine dei tre Taciti era stata dipinta nel Palazzo del Governatore, sulla piazza Grande, ma quella dello storico Cornelio, la più importante, era stata poi cancellata a seguito di lavori di ampliamento dell’alloggio di “Sua eccellenza reverendissima”. Si proponeva perciò di ridipingere il ritratto di Cornelio tacito a Palazzo del Governatore, ma anche a Palazzo dei Priori – sede del Municipio di allora –  e nella scuola pubblica “per inanimare li giovani ad imitare questo si’ grande Historico”. Per perseguire ancor miglio lo scopo si proponeva di ordinare al maestro “in carica” e a tutti coloro che lo avrebbero seguito, di svolgere ogni settimana “perpetuamente” due lezioni degli Annali o Historia di Cornelio Tacito.  L’obbligo delle due lezioni settimanali, una volta approvate tutte le proposte dal Senato cittadino, divenne elemento obbligatorio “nella patente” del maestro “che se gli darrà con fare doi deputati sopra di questo con autorità di possedere spendere sopra di ciò quello che sarà necessario”. Per capirsi ci sarebbero stati due vigilanti sull’operato del maestro che se la “promozione” degli scritti di Tacito fosse stata fatta a dovere costasse quel che costasse. Senza badare a spese.

 

Fonte: Lodovico Silvestri, “Collezione di memorie

storiche tratte dai protocolli

delle antiche riformanze della città di Terni

dal 1387 al 1816″.

Ristampa a cura di Ermanno Ciocca.

Terni 1977, Ed. Thyrus.

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