Il 23 gennaio 1558 il Comune di Terni decise di vendere una vasta area in contrada Porto delle Marmore, ad un cittadino di Papigno, Pier Sante Capoccetti. L’area, confinava con la “strada pubblica”- vale a dire la strada della Sgurgola (⇒) – il “lago Velino”, in pratica il lago di Piediluco, la cava Paolina ed altri terreni di proprietà dello stesso Capoccetti che ebbe così modo di ingrandire la sua proprietà.
Per acquistare quel terreno pagò al Comune di Terni 50 ducati
.
Fonte: Lodovico Silvestri,
“Collezione di memorie storiche
tratte dai protocolli
delle antiche riformanze
della città di Terni dal 1387 al 1816″.
Ristampa a cura di Ermanno Ciocca.
Terni 1977, Ed. Thyrus.