Buitoni cavaliere della Corona, un omaggio all’industria umbra

Il 12 marzo 1916

Francesco Buitoni fu nominato cavaliere della Corona d’Italia. “Un omaggio reso all’industria umbra” nella sua interezza riferiscono i giornali dell’epoca, “perché oltre che essere egli comproprietario ed uno

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Francesco Buitoni

dei dirigenti dei rinomati Pastifici Giov. & Fratelli Buitoni di San Sepolcro, Città di Castello e Perugia ed interessato in altre notevoli industrie dell’Umbria, è il gerente della Fabbrica Perugina Confetti, Cioccolata, Caramelle”.

Gerente della Perugina, ma anche comproprietario insieme all’avvocato Francesco Andreani e al cavalier Leone Ascoli. “Questa industria sorta per suo merito da pochissimi anni – aggiungeva il giornale – si è trovata nella soddisfacente necessità di costruire una grandiosa fabbrica in prossimità della principale stazione ferroviaria di Perugia, onde corrispondere alle continue richieste dei suoi ottimi prodotti”.

Nasceva in quell’epoca il nuoo stabilimento Buitoni-Perugina di Fontivegge, a fianco alla stazione ferroviaria, rimasto in attività fino agli anni Ottanta del secolo scorso.

L’ordine della Corona del Regno d’Italia fu la prima onorificenza istituita dopo la formazione del nuovo stato, su iniziativa di Vittorio Emanuele II nel 1868, nell’occasione del matrimonio dell’erede al trono Umberto. L’ordine prevedeva vari gradi di cui quello di cavaliere era il più basso. Un’onorificenza comunque prestigiosa che sopravvisse anche dopo la caduta della monarchia dei Savoia. Re Umberto, infatti, dall’esilio continuò a conferirla fino al 1983.

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Lo stabilimento Buitoni Perugina a Fontivegge
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