Colleluna, la storia in vendita

La torre di Colleluna, a Terni, è uno dei simboli della storia della città, quella storia che s’affonda nei secoli e che spesso, dai ternani per primi, è misconosciuta. La torre nacque come rocca, un baluardo a difesa della città, costruita con tutta probabilità verso al fine del XIII secolo. Era il periodo in cui Terni

era spesso obiettivo di scorrerie da parte di nemici che non mancavano mai in conseguenza delle guerre con i centri vicini: Narni, Amelia e Todi, Spoleto e, successivamente, negli scontri tra frazione guelfe e ghibelline. Certo à che alla metà del 1300 (gli storici non sono concordi sull’anno preciso) ci fu una battaglia diventata proverbiale per i ternani, forse una delle tante battaglie tra Guelfi e Ghibellini ma certamente una delle più cruente.
Non mancano i racconti popolari, dal sapore di leggenda come quello riguardante l’esistenza di un lungo cunicolo sotterraneo che collegherebbe la torre con il centro cittadino ed in special modo con l’area vicina alla chiesa di San Francesco che sorgeva nelle adiacenze della cinta muraria cittadina.
In una delle guerre con i comuni vicini, alla fine del XV secolo la rocca di Colleluna fu conquistata e “rasa al suolo” da soldati spoletini, guidati da Bartolomeo d’Alviano. Fu ricostruita, ma da allora la sua “reputazione” di baluardo difensivo e quindi la sua importanza cominciarono a diminuire.
La torre di Colleluna, nonostante tutto, è di proprietà privata ed è stata da tempo messa in vendita. Nel 2007 comparve sul monumento uno striscione gigante di colore verde con la scritta “vendesi”.

La protesta del 2007

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colleluna
Articolo tratto da “Il Messaggero” del 19 agosto 2007 – Cronaca di Terni
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