le simpatie di una città che sembrava a lui la meno decisa a resistere alla lusinghe del papa che cercava di erodere il dominio del ducato spoletino. “Per prima cosa rinuncio a quanto finora ho potuto ordinare contro di voi” – scrisse Corrado nella comunicazione ai reggitori della città di Terni, procedendo al condono di multe e alla determinazione di tributi meno vessatori.Provvedimenti ad hoc riguardavano la giustizia civile col duca che si impegnava a non richiedere “partecipazioni” onerose alle parti in causa.
Corrado di Urslingen fu legato imperiale e Duca di Spoleto, oltre che conte di Assisi, per venti anni, dal 1177 al 1197, quando fu richiamato in Germania.
Fonte.Elia Rossi Passavanti, “Intermana dei Naharti”, ristampa anastatica a cura di Vincenzo Pirro, Lit. Stella, Terni, 2002