“Giro” 1965: a Perugia Dancelli primo in corso Vannucci

Michele Dancelli

Perugia fu sede dell’arrivo della prima tappa del Giro d’Italia del 1965, la San Marino-Perugia di 198 chilometri. Era il 15 maggio. Vinse in volata e indossò la prima maglia rosa Michele Dancelli, 23 anni, un giovane molto promettente (e le promesse le mantenne negli anni successivi) che fino a 48 ore prima della partenza sembrava che nemmeno dovesse andarci al Giro. La sua squadra, la Molteni, aveva infatti sulle prime deciso di rinunciare a schierarsi al via: Gianni Motta, allora uomo di punta della formazione lombarda (poi arriverà Eddy Merckx) era caduto al Giro di Romandia e s’era infortunato seriamente. C’era anche Carlo Brugnami, corridore perugino, nella Molteni. E c’erano corridori come Guido De Rosso, Fornoni, Fezzardi… Insistettero molto per allinearsi al via anche se non ci sarebbe stato Motta. Alla fine il patron Molteni ed il DT Giorgio Albani cedettero e li accontentarono. Furono subito ben ripagati da Dancelli.

L’arrivo, a Perugia, era posto in corso Vannucci. Dopo 198 chilometri di gara, ai piedi della salita che porta verso il centro della città si presentò un gruppetto di una quindicina di corridori che si erano avvantaggiati sul resto del plotone dopo una serie di scatti in vista del traguardo. Nel gruppetto c’era gente come Mealli, Durante, Zilioli… E c’era, al suo primo giro d’Italia, Felice Gimondi il quale tentò il colpaccio scattando all’inizio della salita seguito da Galbo. Sui due arrivò Dancelli. Un terzetto si presentò ai quattrocento metri finali di corso Vannucci, ma subito sui tre piombarono anche Mealli e Durante, due temibili velocisti. Fu Dancelli a lanciare la volata, e Durante a rispondergli. Sembrava dovesse superarlo ma negli ultimi metri, stroncato per l’inseguimento sulla strada che saliva, Durante smise di pedalare.

Oltre che di Dancelli, la San Marino-Perugia fu la tappa di Gimondi, esordiente nelle file della Salvarani come scudiero del favorito alla vittoria finale Vittorio Adorni, e di Romeo Venturelli, corridore sempre enigmatico che arrivato ai piedi dell’erta finale con sei minuti di distacco, si fermò in un bar, e si ritirò nonostante le esortazioni e poi le minacce del suo compagno di squadra Baffi.

Il giorno dopo , la seconda tappa, sarebbe stata la Perugia-L’Aquila.

Ordine di arrivo della San Marino-Perugia.

  1. Michele Dancelli (Molteni); 
  2. Durante (Ignis); 
  3. Zilioli (Sanson); 
  4. Mealli Bianchi; 
  5. Gimondi (Salvarani); 
  6. Ferretti; 
  7. Galbo 4”; 
  8. Poggiali a 6”; 
  9. Colombo; 
  10. Taccone a 11”. 
1,0 / 5
Grazie per aver votato!