La Mille Miglia e Terni, un “legame” che va oltre la vittoria di Borzacchini

Storia e Memoria

di SERGIO BELLEZZA

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Il 26 marzo 1927 partiva la prima edizione della Mille Miglia, competizione automobilistica di gran fondo, gara di velocità con partenza ed arrivo a Brescia. Percorrendo 1600 Km., circa mille miglia imperiali, i concorrenti arrivavano  fino a Roma,  per far poi ritorno poi nella città “Leonessa d’Italia”. Disputate in un trentennio 24 edizioni, con un successo crescente di pubblico e di partecipanti. Una “Corsa pazza, estenuante, senza soste, per campagne e città, sui monti e in riva al mare, di giorno e di notte”, come si leggeva su La Stampa del 27 marzo. L’ultima edizione nel 1957, funestata dal tragico incidente, che costò la vita al pilota spagnolo Alfonso de Portago, al suo navigatore, l’americano  Nelson, e a nove spettatori, tra cui cinque bambini.

Alle Mille Miglia parteciparono nel corso degli anni le maggiori case automobilistiche: Ferrari, Mercedes, BMW, Maserati, la francese Delahayee e l’italianissima Lancia, che detiene con 11 successi il record delle vittorie, seguita con otto dalla casa di Maranello. Come pure i più forti campioni del volante, da Nuvolari a Campari, da Ascari a Borzacchini, da Fangio a Stirling Moss, da Musso a Castellotti. Ad aggiudicarsi la prima edizione la coppia Minoia – Morandi su OM 665 Superba; il record assoluto di vittorie, 4 per la precisione, va al toscano  Clemente Biondetti, seguito con 2 Tazio Nuvolari, Giuseppe Campari, Carlo Maria Pintacuda e l’imprenditore Giannino Marzotto. Con 1 sola vittoria piloti del calibro di Ascari, Moss, Taruffi, Villoresi e il ternano Borzacchini, che si aggiudicò la corsa nel 1932 alla guida di un’Alfa Romeo. In forte ritardo fino a Roma, cominciò la rimonta proprio sulle strade di casa, riuscendo ad giungere  al traguardo a tempo di record.  

La mille miglia ha sempre appassionato i tifosi di automobilismo, tra cui i ternani che i motori ce l’hanno nel sangue. Più di qualcuno di essi si è cimentato nella dura ed estenuante competizione. In primo luogo Umberto Berti, che vi partecipò per ben undici volte.  Nato a Terni nel 1893 s’era poi trasferito a Città di Castello, dove divenne  titolare di una rivendita di Moto Guzzi; la sua prima partecipazione in coppia coll’altro ternano, Antonio Tomassini, nel cui garage apprese i primi rudimenti di meccanica Mario Umberto Borzacchini. Segue Eraldo Sculati, ingegnere minerario, figlio del concessionario le miniere di Dunarobba. Specializzato nelle corse in salita, partecipò con una Lancia Aprilia 1500 a più edizioni della corsa Miglia. Il miglior risultato quello del ’51,  3° posto assoluto nella sua categoria, vinta da Mario Poltronieri, in gioventù valente centauro, poi prima guida dell’Abarth, infine apprezzato commentatore televisivo. Nell’occasione suo compagno d’avventura, un giovane pilota ternano: Giorgio Massai, meccanico a quel tempo della concessionaria Lancia del comm. Coppoli. A lui il merito d’aver riparato un guasto a tempo di record nella sosta di Roma. 5 in totale le sue partecipazioni alla Mille Miglia, tra cui quella dell’edizione del ’54, con una Fiat 1100 Sport e in coppia col concittadino Lanfranco Fontana. 

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