“La Perugia dei papi”: perversione, tirannie e splendore raccontati da Marco Nicoletti

“Intermedia” inaugura una collana dedicata al capoluogo umbro

Un grande affresco storico della Perugia dei papi, un’analisi a tutto campo dell’enorme influsso che i pontefici hanno avuto sulla città nel corso dei secoli, dal punto di vista urbanistico ed artistico, ma anche sociale, politico e culturale. Con “La Perugia dei papi. Tirannie, perversioni e splendore”  dello scrittore e giornalista Marco Nicoletti, Intermedia Edizioni inaugura la collana editoriale “Conoscere Perugia”, una  raccolta di volumi dedicati alla storia, ai personaggi, all’economia e all’arte del capoluogo umbro a cui contribuiranno scrittori, accademici, giornalisti, storici umbri.

Quali influssi ha avuto, nei secoli, la prolungata presenza del potere papale sull’aspetto urbano di Perugia e come ha inciso sul suo sviluppo? Le figure dei papi, scolpite nel marmo o modellate nel bronzo, tramandano, la memoria di un potere secolare tanto stringente da divenire una soffocante tirannia, capace di sopravvivere ai tempi e portare il proprio sigillo fin dentro la modernità. Il Governo pontificio ritardò sicuramente il naturale allinearsi della società locale alle correnti di progresso che attraversarono la penisola dal Rinascimento in poi, ma è pur vero, nel caso di Perugia che la sua presenza influenzò ampiamente l’aspetto monumentale e artistico della città.

Il volume di Nicoletti, con prefazione di Lavinia Oddi Baglioni, passa in rassegna le figure di nove pontefici che hanno intrecciato il loro destino con quello dell’Augusta, da Onorio III a Clemente IV, da Celestino V a Giulio II, da Paolo III a Leone XIII. Di ognuno viene tratteggiato un rapido ritratto, mettendone in evidenza gli importanti legami con Perugia, città in cui si svolsero ben cinque conclavi.

Ecco dunque che si dipano le personalità di questi successori di Pietro, personaggi emblematici di un Rinascimento contraddistinto da mecenatismo e nepotismo, ma anche da dissolutezze sconcertanti  o un’epoca moderna caratterizzata dallo scontro tra Vaticano ed il neonato Stato unitario. Uno dei papi nei quali ci si imbatte inevitabilmente è Giulio III la cui monumentale statua in bronzo, opera di Vincenzo Danti, svetta benedicente sul sagrato del duomo.

Giulio III diede scandalo nelle corti europee per i propri comportamenti dissoluti, tra cui quello di aver nominato cardinale un suo giovane amante poco più che adolescente. Imprescindibile poi nella storia di Perugia è Paolo III Farnese, vera personificazione del nepotismo che costruì la Rocca Paolina, emblema del potere pontificio sulla città, dopo aver distrutto le case dei Baglioni, al termine della cosiddetta “Guerra del sale”, ultimo conflitto combattuto dalla Chiesa.

Nella seconda parte del libro, l’influsso della Chiesa viene analizzato attraverso le opere d’arte ed i monumenti religiosi o di committenza ecclesiastica. Il volume si trasforma in una vera e propria guida turistica. Eccoci allora dentro la Rocca Paolina, alla ricerca della femminilità monastica nel complesso di santa Giuliana, sulle tracce del Settecento perugino e di palazzo Donini o avvolti nella storia dei Templari con il complesso di san Bevignate. Questo percorso della bellezza non può non comprendere anche i Nobili Collegi della Mercanzia e del Cambio, il tesoro artistico della Trinità di Raffaello custodito nella chiesa di san Severo, il palazzo Gallenga Stuart, palazzo Murena e lo straordinario scrigno di tesori rappresentato da san Pietro.

Marco Nicoletti giornalista e scrittore. Collaboratore di periodici di settore e di istituzioni scientifiche, è curatore di convegni e mostre sull’economia dell’arte in Italia e all’estero. Ha pubblicato numerosi saggi sulla valorizzazione del patrimonio artistico ed architettonico italiano.

La Perugia dei papi. Tirannie, perversioni, splendore. Di Marco Nicoletti, Intermedia Edizioni, 14 euro, giugno 2021-06-09

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