La prefettura indaga sul sindaco di Terni Michiorri

16 febbraio 1956

Il sindaco di Terni Luigi Michiorri, s’era dimesso un anno prima, il 19 febbraio del 1955. Il 16 febbraio del ’56 i cittadini ternani appresero che egli era al centro di un’inchiesta avviata dalla Prefettura di Terni dalla quale, scrivevano i giornali, “sarebbero emerse numerose irregolarità”, per cui l’ex sindaco di Terni s’era reso irreperibile “nel timore di essere arrestato per una questione che solo di riflesso investe la sua responsabilità”.

La Prefettura contestò la concessione gratuita di locali del municipio di Terni  (Foto Valentini)

⇒Comunista, Michiorri fu sindaco di Terni dal 1948, quando ⇒sostituì il dimissionario Comunardo Morelli, e fino al 1955. Quali erano le irregolarità che gli venivano contestate? Le seguenti: assunzione di varie decine di salariati e impiegati al di fuori della pianta organica, in violazione delle norme sul collocamento; la mancata riscossione di crediti, in massima parte canoni di acqua potabile, tra cui le cinquecentomila lire relative ai consumi dei quattro bagni pubblici gestiti dall’Unione Donne e Italiane; la mancata esazione di affitti per i locali concessi al Pci e al Psi in alcune frazioni; esoneri ed abbuoni sul diritto di affissione e pubblicità di associazioni locali; concessione di locali del civico palazzo senza riscossione di affitto; spese ordinate all’economo senza deliberazione.

Una serie di rregolarità figlie soprattutto dei tempi, quando le difficoltà quotidiane per molti cittadini diventavano difficili da affrontare, quando la necessità più impellente era di far sì che si tornasse ad una vita dignitosa dopo la tragedia della guerra. Michiorri guidò l’amministrazione comunale nel periodo terribile ⇒dei licenziamenti di massa alle acciaierie, quando si trattava di assicurare la sopravvivenza di centinaia di famiglie piombate improvvisamente nell’indigenza.

 

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