Così Domenico Miliucci annunciò trionfante: «Tutti a pranzo al Liberati, ospiti miei naturalmente». E per la domenica della gara col Francavilla ordinò lasagne, pollo o, a scelta, cotoletta; insalata o patate al forno; frutta, dolce, vino per novemila persone. Appuntamento a mezzogiorno, tre ore prima della partita. Ci andarono in diecimila, ma molti erano già “pranzati”. Fu comunque una gran festa, condita con la vittoria per 1 a 0.
Persino il vescovo, monsignor Franco Gualdrini, volle partecipare. Un trionfo personale per il presidente: tutta Italia parlò di lui, presidnte rossoverde da due anni. «Questo ci ha li sordi pe’ fa ‘na guerra», dissero subito i tifosi. E infatti spendeva e spandeva. Il pranzo per i tifosi fu l’ultima di diverse “sparate”, cominciate una sera negli studi televisivi di Rai3. Si trovò seduto vicino ai rappresentanti di un’associazione sportiva di disabili di Foligno i quali lanciavano un’iniziativa per raccogliere fondi ed acquistare due pullmini attrezzati. Miliucci li interruppe: «Una raccolta fondi? I due pullmini ve li regala la Ternana. Mi impegno qui davanti a tutti; fate conto di averli già in garage». Finì tra la commozione generale. Una domenica rimase in panne: si ruppe il motore della sua auto. «Giorgio – disse a Taddei, l’ex presidente rossoverde della serie A ed ancora nel consiglio della società – ho saputo che vuoi cambiare la tua Rover 3000. La compro subito. Basta un assegno di undici milioni? Eccolo qua». Zac, una firma e le chiavi della Rover furono sue.
Qualcuno, però, cominciava a dubitare e riferiva voci secondo le quali Miliucci era solo funzionario di partito, a Roma, nella Dc. «Non date retta ai soliti denigratori. Io faccio il tour operator a Napoli – specificò – organizzo voli tra gli Usa e l’Italia, sono editore di guide turistiche. Sì, sono anche funzionario della Dc, ma per affetto e con lo stipendio che midanno ci metto la benzina!».
Poi però accadde che l’assegno per la Rover era più decapottabile della macchina che ci aveva comprato. I pullmini, l’associazione disabili di Foligno li aspetta ancora; e i novemila pasti… beh, fatta la festa gabbato lu santo,
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