Mussolini a Orvieto in visita alle ragazze della GIL

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Mussolini all’Accademia Gil di Orvieto

Mussolini, la prima tappa la fece all’Accademia femminile della GIL. Ad Orvieto lo aspettavano da 18 anni e, finalmente, il 7 aprile del 1940, eccolo in visita alla città della Rupe. Una giornata piena per lui e, stando alle cronache del tempo, per gli orvietani che – raccontava con enfasi l’inviato de La Stampa – quando seppero la notizia che il capo del fascismo sarebbe andato da loro quella domenica si abbandonarono a manifestazione di gioia “piena e intera. Dopo mezz’ora tutte le case, anche le più modeste, apparivano addobbate con bandiere, tappeti, drappi, festoni di lauro… Chi ha dormito in Orvieto nella notte tra sabato e domenica? Ben pochi – continuava l’inviato – E forse nessuno ché la città è stata animatissima fino a tarda ora e alle prime luci dell’alba i quartieri dell’Olmo, di Sarancia, di Corsica e della Stella erano percorsi dalle fanfare bersaglieresche con con le loro note gioiose suonavano la sveglia”. Insomma, anche se uno non avesse voluto alzarsi all’alba alla fine…

E d’altra parte già poco dopo l’alba cominciarono ad arrivare le delegazioni. Alle 8 arrivarono  “i lavoratori delle acciaierie di Terni nelle  caratteristica tuta azzurra; Squadristi _ la provincia di Terni nel ha oltre 700 – e combattenti della grande guerra in camicia nera e elmetto”. E poi rappresentanze dei contadini, della massaie rurali, delle camicie nere, del giovani fascisti… “insomma una folla immensa”.

Alle 9, con la sua Alfa Romeo sportiva, arrivò Ettore Muti, segretario del partito fascista e si recò subito all’accademia della Gil dove trovò 250 allieve già schierate in cortile. Alle 10,30  “gli squilli regolamentari hanno annunziato l’arrivo del Duce, Una ondata di entusiasmo ha scosso la vasta piazza”.

Anche Mussolini puntò decisamente sulla Gil e fece il suo ingresso trionfale accolto dalle ragazze che cantavano in coro Giovinezza.

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Saggio ginnico in onore di Mussolini

Quindi visita a tutta la scuola, breve colloquio con la direttrice Elisa Lombardi, saggio ginnico e inaugurazione di nuovi locali di ampliamento della scuola. Poi affaccio al balcone del Palazzo dell’Opera per raccogliere il saluto degli orvietani e per un breve discorso; incontro col vescovo Salvatore Fratocchi e visita al Duomo; visita in Comune, alla Casa del Fascio, nuova sosta all’accademia femminile e quindi via, verso la Cassia e verso Roma, mentre “la folla degli squadristi, delle camicie nere e del popolo di Orvieto ha circondato la macchina gridando: Duce ritorna”.

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