Eppure si era al cospetto di gente pratica: al lago di Piediluco, infatti, si stavano svolgendo esibizioni di sci nautico: una manifestazione di promozione di uno sport di nicchia.
Ad un certo momento uno dei motoscafi che trainavano gli sciatori d’acqua ha cominciato a procedere a zig zag e a velocità sostenuta, in mezzo alle barche sulle quali avevano trovato posto numerosi spettatori e tra quelle di chi, non curandosi dello sci nautico, stava compiendo un’escursione con una barca a remi.
La guida del motoscafo, che procedeva trainando lo sciatore, non c’era nessuno. Il pilota era caduto in acqua in conseguenza di un sobbalzo improvviso dello scafo sulla scia di uno che lo procedeva
“Si deve alla perizia dello sciatore trainato – si legge sulle cronache del tempo – se il motoscafo ha potuto essere ricondotto, dopo un quarto d’ora, alla riva senza recar danni”. Come abbia fatto lo sciatore a compiere un’operazione tanto meritoria resta però un mistero.
Comunque alcuni anni dopo anche proprio per questioni di sicurezza ai motoscafi di una certa potenza il traffico sul lago fu vietato—⇒.