Romano Sciarretta, il bomber con la toga

ROMANO SCIARRETTA FIG. pANINI

Storia e Memoria

di SERGIO BELLEZZA

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Teatino di nascita, ternano d’adozione, è stato un buon calciatore, un centravanti di valore, che colle sue reti, di testa soprattutto, ha fatto spesso gioire la  tifoseria rossoverde. Nato calcisticamente nel Lanciano, venne acquistato nel 1958 dalla Lazio di Fulvio Bernardini, che vinse in quella stagione la Coppa Italia. In quell’anno  prese parte al torneo Juniores di Cannes, cui partecipavano il Chelsea e una rappresentativa  Madrilena, segnando contro i padroni di casa il gol che valse ai biancoazzuzzi l’accesso alla finale, poi persa contro la titolata squadra inglese.

Ceduto all’Avellino, dove giocò per due campionati, passò poi all’Ortona e infine al Campobasso. Nel ’64 approdava alla Ternana, chiamato a sostituire in campo e nel cuore dei tifosi un goleador come Perli, il “gigante buono” che colle sue reti aveva portato la squadra rossoverde in serie C e sfiorato successivamente la promozione nella serie cadetta. Colla maglia delle “Fere”  disputava cinque campionati, giocando 119 partite e segnando complessivamente 38 reti, che lo collocano al sesto posto nella classifica assoluta dei bomber di tutti i tempi della Ternana. Di essa è stato anche capitano ed uno dei protagonisti della promozione in serie B con Ferdinando Creonti alla presidenza e Corrado Viciani in panchina. Nel ’69, a conclusione dell’ultima stagione, con 29 presenze e 8 reti in campionato, 3 partite e 2 gol in Coppa Italia, appendeva “le scarpette al chiodo”. Rimaneva però a Terni, dove, conseguita la laurea in giurisprudenza, si dava all’attività forense.

Stimato professionista è stato per parecchi anni fiduciario dell’Associazione Calciatori e legale della U.I.L. Repubblicano, aveva aderito alla Massoneria, della cui appartenenza si dichiarava fiero, associazione che lo chiamò a ricoprire importanti incarichi  sia a livello locale che nazionale. Nell’Istituzione ternana  ha retto il maglietto della Loggia “Tacito” e lo si annovera tra i fondatori della “Mantilacci”, a Palazzo Giustiniani  ha ricoperto per sei anni il ruolo prestigioso di Giudice della Corte Centrale.

Nel 2014 si candidava a Sindaco della città, bisognosa a suo dire di un clima diverso e forti cambiamenti, convinzioni riassunte nel motto “Terni libera – Nuova Primavera”.  L’8 dicembre del 2020, dopo una lunga malattia, all’età di 80 anni, passava all’Oriente Eterno compianto dai tifosi, dagli amici e dai fratelli. Nell’occasione un giornale locale scriveva “Terni è in lutto per la morte dell’avvocato Romano Sciarretta  Un professionista stimato, che aveva fatto di Terni la sua casa, dopo che, negli anni ’60, era arrivato in città da giocatore di calcio […] Più che giocatore, grande bomber, uno dei più prolifici della storia rossoverde […]”.  “Erasmo”, la rivista del Grande Oriente d’Italia scriveva invece “[…] La storia del fratello Romano Sciarretta è un esempio per i nostri giovani Liberi Muratori. Perché in campo come nella vita, si deve correre sempre dietro un sogno da inseguire”.

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