Settembre 1929, due giovani barbieri annegano nel lago di Piediluco

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Il 2 settembre 1929 era un lunedì, giorno di riposo per i barbieri. Un gruppo di loro, che lavoravano in varie botteghe di Terni, decisero di passare una mezza giornata di vacanza, insieme ed in allegria. Andarono in gita a Piediluco, meta “balneare” classica per i ternani. Una volta giunti in riva al lago qualcuno propose di uscire in barca. Tutto furono d’accordo

Tutto andava via tranquillo, la prua che solcava la superficie piatta del lago. Uno dei giovanotti, in piedi, spingeva i remi, gli altri si godevano il paesaggio, il sole.

Tutto avvenne all’improvviso per un remo che uscì dal supporto. Trovatosi senza punto di appoggio, il rematore perse l’equilibrio. Cadde in acqua mentre la barca oscillò pericolosamente, rischiando di rovesciarsi. La cosa non si verificò, ma un altro dei giovani che erano a bordo finì nel lago.

Sono morti così Torrisio Proietti, 19 anni, e Italo Falchi, 18 anni. Non sapevano nuotare. Così come gli altri, i loro compagni che s’erano aggrappati alla barca i quali, impotenti e inorriditi, videro i due amici scomparire tra le correnti gelide del lago di Piediluco.

Furono ripescati senza vita alcune ore dopo.

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