Stroncone, brogli elettorali sospesi sindaco e giunta

Stroncone lo stemma del Comune

Stroncone, 2 maggio 1953 – Peculato e abuso d’ufficio: queste le accuse contro il vicesindaco di Stroncone. Fu lui a dover sopportare il peso maggiore di una serie di irregolarità che furono contestate al Comune riguardo le liste e i certificati elettorali per le elezioni amministrative.Funzionari della Prefettura di Terni, nel corso di un’ispezione, rilevarono che molti certificati elettorali erano stati intestati con nomi errati e le liste elettorali non erano aggiiornate. Irregolarità che facevano nascere il sospetto di irregolarità delle operazioni di voto. Si parlò, in sostanza, di brogli. Per questo motivo il Prefetto sospese per tre mesi il sindaco e gli assessori di Stroncone.

L’assessore anziano (il vice sindaco) fu denunciato per peculato e abuso d’ufficio, nell’ambito dello stesso accertamento, per un fatto collegato ma diverso. Era accusato di aver disposto la copiatura delle liste sezionali utilizzando personale e mezzi di proprietà comunale. Le copie di quelle liste furono poi cedute gratuitamente ad un non meglio precisato – nelle cronache del tempo – partito politico.

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