Il 16 febbraio 1397 il consiglio cittadino ternano approvò un nuovo regolamento per la custodia e l’armamento delle rocche. Un decisione che fissava diritti e doveri dei castellani, le loro competenze e il soldo mensile assegnato a ciascuno di loro e ai rispettivi soldati di guardia e fissava il numero dei famuli (i famigli) che potevano avere al loro servizio.
Cosicché il castellano di Colleluna aveva diritto a quattro famuli e 8 fiorini di soldo; quelli di San Giovanni e Papigno due famuli e 3 fiorini e mezzo; il castellano di Perticara otto famuli e 16 fiorini di soldo; ai castellani di Monte Sant’Angelo e San Zenone due famuli e quattro fiorini; al castellano di Valle Fava (la Rocca del Colle di Valle Fava era nel territorio tra Papigno, Miranda e Piediluco e più precisamente nei piani di Marmore) andavano 3 fiorini e due famuli.
I castellani erano nominati ogni sei mesi. Spettava alle guarnigioni anche il vettovagliamento e l’armamento che erano messi a disposizione dal Municipio.