Il 24 febbraio 1449 il consiglio di Credenza del Municipio di Terni decretò che gli ebrei potevano commerciare liberamente in città le mercanzie ed il denaro, purché “si facessero a discreta usura”.
I commercianti ebrei erano comunque obbligati a munirsi di un permesso che sarebbe stato rilasciato dalla Magistratura cittadina, sia che essi avessero deciso di stabilirsi a Terni, scegliendola come loro dimora permanente, sia che invece esercitassero i loro commerci in città soltanto in alcune occasioni.
Fonte: Lodovico Silvestri, “Collezione di memorie storiche
tratte dai protocolli delle antiche riformanze
della città di Terni dal 1387 al 1816″.
Ristampa a cura di Ermanno Ciocca. Terni 1977, Ed. Thyrus.