Terni 1468: un postribolo nel sottoscale al palazzo del Podestà

postribolo

Terni, 31 maggio 1468 – L’esigenza era rispettare “i costumi d’allora” che volevano che certe attività si svolgessero in luogo riservato. E così il consiglio del Comune di Terni decise che si aprisse un “locale di lascivie o postribolo” e perché “l’onestà pubblica ne scapitasse il meno possibile”, si procedette a stilare un regolamento che riguardasse sia la gabella imposta sia il comportamento dell’affittuario e delle sue prostitute. Prezzi onesti insomma, e condotta – per quanto concesso –  irreprensibile da parte del tenutario e delle prostitute.

Ovviamente fu individuato anche il locale da destinare a postribolo che si trovava in una stanza a livello terreno del palazzo del Podestà. Un seminterrato,  in verità, posto sotto la scalinata unica testimonianza rimasta di quel palazzo comunale in corso Vecchio (la scalinata del teatro Verdi). Un locale in disuso e da rimettere a posto e rendere frequentabile. Fu comunque stabilito che la spesa fosse a carico “imprenditore”, i cui rapporti finanziari con le prostitute erano fissati dall’ordinanza. L’uso del postribolo poteva costare alle meretrici fino ad un massimo di un bolognino al giorno per ciascuna. A loro era vietato esercitare il mestiere in altri luoghi,se non su permesso del tenutario che per questo avrebbe ottenuto un bolognino in più. In caso contrario, se non avessero cioè il permesso e fossero sorprese ad esercitare fuori del postribolo, le donne averebbero dovuto corrispondere una penale di mezzo fiorino d’oro.

Il prezzo per loro si moltiplicava ad un carlino al giorno (più o meno cinque o sei bolognini a seconda del valore della moneta che variava spesso)  quando c’era una fiera. Nel tal caso , infatti, si presupponeva che la clientela fosse molto più numerosa del normale.

Fonte: Lodovico Silvestri, “Collezione di memorie storiche tratte dai protocolli delle antiche Riformanze della città di Terni dal 1378 al 1816“- Ristampa a cura di Ermanno Ciocca, Terni 1977, Ed. Thyrus

Fonte: Lodovico Silvestri, “Collezione di memorie storiche tratte dai protocolli delle antiche Riformanze della città di Terni dal 1378 al 1816“- Ristampa a cura di Ermanno Ciocca, Terni 1977, Ed. Thyrus

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