In quel punto, per mitigare la forza delle acque ed evitare danneggiamenti o esondazioni, il Comune di Terni aveva costruito alcuni canali che estraevano acqua dal fiume in considerevole quantità. Due di questi canali furono così acquistato dalla Confraternita di San Nicandro, e il 19 gennaio 1520 il senato cittadino di Terni approvò la cessione in cambio di trenta ducati.
Fonte: Lodovico Silvestri, “Collezione di memorie storiche tratte dai protocolli delle antiche riformanze della città di Terni dal 1387 al 1816". Ristampa a cura di Ermanno Ciocca. Terni 1977, Ed. Thyrus. Francesco Angeloni, "Storia di Terni", IV ediz. con appendice di Paolano Manassei. Terni 2002, ed, Thyrus