Terni 1588, si raddrizzano le curve della strada Flaminia alle porte della città

Il 19 marzo 1588 il Municipio di Terni decise di intervenire con un proprio contributo per “raddrizzare” la strada Flaminia alle porte della città. Si ritenne infatti che la proposta avanzata in tal senso da proprietari dei terreni che confinavano con la consolare fosse di pubblica utilità. Era accaduto che col passare dei decenni il tracciato, anche per interventi dei frontisti aveva assunto un aspetto sempre più tortuoso.

Furono gli stessi frontisti a decidere di farsi carico delle spese necessarie e rendere di nuovo diretta la strada Flaminia.

Ma siccome la città stessa “ne riceveva ornamento” il Municipio decise di mettere la propria parte di denaro. Accogliendo quindi la tesi del proponente in consiglio, Ippolito Perotti, il quale per l’appunto sottolineava che fosse giusto che il Comune concorresse nella spesa proprio perché l’opera avrebbe portato vantaggi e maggior decoro alla città, e la strada Flaminia sarebbe stata di maggiore “commodità” per i viaggiatori.

Cosicché, visto che c’erano, i reggenti del Comune di Terni decisero non solo per l’eliminazione delle tortuosità, ma anche l’ampliamento della sede viaria.

Fonte: Lodovico Silvestri, “Collezione di memorie

storiche tratte dai protocolli

delle antiche riformanze della città di Terni dal 1387 al 1816″.

Ristampa a cura di Ermanno Ciocca. Terni 1977, Ed. Thyrus.

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