Comizio anticlericale a Terni il 9 gennaio 1887. Un successo, stando alle cronache del tempo, visto che vi “assistette una grandissima folla, quantunque l’adunanza si tenesse all’aperto e piovesse a dirotto”.
Al comizio parlarono Ettore Ferrari, deputato di Terni, Cianconi, Ceci “ed altri”, ma “in alcuni punti gli oratori furono interrotti dai delegati di pubblica sicurezza”.
Comunque fu votato un ordine del giorno con cui si stabilì la formazione di comitato permanente “per vigilare sul clericalismo e si invita la democrazia romana a promuovere un grande Comizio per domandare il suffragio universale amministrativo, l’autonomia dei Comuni, l’indennità per gli uffici amministrativi comunali e la responsabilità delle cariche pubbliche”.
Finito il comizio la folla dei partecipanti formò un corteo che raggiunse la sede del Municipio per una manifestazione di protesta “contro la sua astensione”. La giornata continuò con una visita al “vecchio avvocato Petroni amico di Mazzini”. Qualche momento di tensione quando tra la folla furono individuati agenti di polizia “travestiti” i quali furono cacciati in malo modo.