Terni 1892: 120mila lire di debiti, Consiglio Comunale sciolto per dissesto

Alceo Massarucci

Il 27 luglio 1892 si insediava il nuovo consiglio comunale di Terni eletto pochi giorni prima. Furono elezioni anticipate a causa dello scioglimento del consiglio decretato dal Governo. Si trattava, in buona sostanza, del primo dissesto finanziario del Comune di Terni. Già tre anni prima il consiglio comunale era stato sciolto d’imperio dal governo, ma allora si trattò di una questione politica: il consiglio voleva celebrare il ricordo di Guglielmo Oberdan. Ma nel 1892 la motivazione dell’intervento governativo fu b en altra: “la cattiva amministrazione di cui è prova il disavanzo di centoventimila lire dell’anno scorso” oltreché le dimissioni di 14 consiglieri.

Le elezioni, che ebbero luogo nel mese di luglio del 1892, videro l’affermazione della lista liberale monarchica per oltre duecento voti sui radicali “i quali soccombettero persino nella minoranza”.

Nella seduta di insediamento, dopo una relazione del commissario prefettizio che biasimò la precedente amministrazione, assunse la presidenza del consiglio Pietro Setacci il quale procedette alla nomina del sindaco nella persona del conte Alceo Massarucci, tra gli applausi del pubblico che numeroso era intervenuto per assistere alla riunione. Quindi si passò alla nomina della giunta comunale che fu composta da Pietro Setacci, Domenico Claradonna, Benedetto Faustini e Francesco Nevi, con Gustavo Consili e Francesco Rossi Sottatucci assessori supplenti.

Il preisidente Setacci inviò al re a Monza un telegramma con quakle “facendo voti di devoizione, dichiarava in nome di S.M. e della monarchia di Savoia, inaugurato il cvonsiclio comunale di Terni£. La seduta fu quindi sciolta. Un consigliere della minoranza diede le dimissioni.

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