Nel 1684 un suo discendete e omonimo, Monsignor Sperello Sperelli divenne vescovo a Terni “per lo spatio di quattordici anni havendo retta questa Chiesa con tanta prudenza et carità et affetto che ha obbligato non solo tutta la Nobiltà, ma anche tutti li corpi della città coi suoi cortesissimi trattamenti et generosissima pietà verso li poveri”. Sperello fu poi nominato cardinale ed assessore della congregazione dell Romana e sacra inquisizione, per uùcui lasciò l’incarico di Vescovo.
Uno Sperelli – Sperello – che va ed un altro che viene, Cesare. Fu lui nel 1698 a succedere al suo congiunto alla guida della Diocesi di Terni, e quindi volentieri il Senato cittadino “essendo stato costume di questa città di fare al nostro Vescovo un regalo di scudi trecento, si facci un simile regalo a Monsignor Illmo un simile regalo”.
Cesare Sperelli fu vescovo di Terni fino al 1720, quando rinunciò.
Fonte: Lodovico Silvestri, “Collezione di memorie
storiche tratte dai protocolli delle antiche
riformanze della città di Terni dal 1387 al 1816″.
Ristampa a cura di Ermanno Ciocca.
Terni 1977, Ed. Thyrus.