Terni in visibilio: il suo ex governatore diventa papa Alessandro VIII

alessandro
Terni, il Palazzo Priorale

Il 9 ottobre del 1689 il senato cittadino di Terni si riunì per decidere il programma dei festeggiamenti per l’elezione di Papa Alessandro VIII. Feste, in verità, se ne erano sempre fatte, ad ogni elezione di papa, ma questa era un’occasione particolare, perché Alessandro VIII ben cinquantuno anni prima era stato Governatore di Terni (e per la verità, poi di Rieti e Città di Castello). Di nobile famiglia veneta quando Alessandro si chiamava ancora, Marco Ottoboni fu annoverato nel patriziato cittadino, ancor prima che nel 1643 fosse nominato cardinale da Urbano VIII. Per Terni era una grande e felice notizia, perché il nuovo papa, anche quando aveva fatto carriera rivestendo la porpora ed essendo nominato uditore della Sacra Rota, si era sempre rivelato come particolarmente affezionato alla città da cui era iniziata la sua carriera ecclesiastica e le aveva sempre elargito favori. La qual cosa, evidentemente, ci si aspettava ancor più dopo che era salito al soglio pontificio.
Cosicché, il senatore Cittadino proclamando quanto si “tenesse fortunato l’intero Municipio per il di lui esaltamento al maggior dei troni”, stabilì che stavolta per i festeggiamenti non si badasse a spese, che si organizzassero le “feste le più solenni e sontuose, con spendere il doppio del solito, et che ci si mectino l’Arme alle Porte della Città e del Palazzo Priorale”. Si ordinò che falò e luminarie abbellissero tutte le vie, spari di artiglierie, suoni di sacri bronzi oltre l’usato e per più giorni”. Dulcis in fundo si stabilì pure di innalzare un busto di bronzo il luogo pubblico “rappresentante la Santità Sua”. Un busto che andava posto su un basamento di marmo, ”ove una monumentale iscrizione” ricordasse “all’età future i favori da Lui impartiti a questa città e che quel Sommo era pur sempre nostro concittadino”.
Ovviamente fu nominata una “preclarissima commissione” che avrebbe avuto il compito di recarsi a Roma per il bacio dei piedi, la quale commissione era composta dal Cavalier Fra Lorenzo Castelli, l’Abate Spada e il Conte Michel Angelo Spada.

 

Fonte: Lodovico Silvestri, “Collezione

di memorie storiche tratte

dai protocolli delle antiche riformanze

della città di Terni dal 1387 al 1816″.

Ristampa a cura di Ermanno Ciocca.

Terni 1977, Ed. Thyrus.

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