Mura cittadine ternane ormai fatiscenti, s’avvia il recupero

4 agosto 1781

Le mura cittadine di Terni, dalla parte del “pubblico passeggio” erano ormai una bruttura. Per lunghi tratti esse erano dirute, almeno nella parte superiore, che era formata da un numero consistente di torrette che oltre ad essere in rovina, costituivano retaggio di guerre intestine risalenti all’epoca dei guelfi e ghibellini. Oltretutto già una parte delle mura era stata demolita per ricavarne il materiale necessario alla chiesa di Santa Maria del Carmine, e quindi in un certo senso l’opera era già stata avviata.
Certo era che, tra macerie, e segni di un passato di guerre fratricide, quelle mura così com’erano ridotte rendevano triste un luogo – i giardini pubblici della Passeggiata – che al contrario dovevano servire quale divertimento sociale. Un luogo che, secondo il senato cittadino, sarebbe diventato più libero ed in cui l’aria sarebbe circolata meglio. Si raccoglievano le istanze che la popolazione ternana aveva più volte rappresentato: quella di rastremare quelle mura. Un’operazione che non solo avrebbe reso più gradevole l’arera dei giardini pubblici, ma si sostenne nella riunione del senato cittadino, l’abbassamento delle mura avrebbe consentito una circolazione dell’aria che sarebbe stata di grande utilità per rendere più lussureggianti le  campagne che si trovavano tra le mura cittadine e il corso del fiume Nera.Mura Terni

Per cui si stabilì di rivolgere istanza al Prefetto del governo pontificio affinché concedesse il permesso di procedere ad un’opera di rastremazione delle mura e di recupero di un’area pubblica che era vanto della città.
Rassicurato anche da una relazione tecnica presentata dal capo mastro muratore Tommaso Petrilli, il prefetto pontificio accordò il permesso. I lavori di demolizione cominciarono subito dopo sotto il controllo del conte Paolo Castelli e di Valentino Rapaz, nominati espressamente dal municipio ternano.

Fonte:

Lodovico Silvestri, “Collezione

di memorie storiche tratte

dai protocolli delle antiche

riformanze della città di Terni

dal 1387 al 1816″.

Ristampa a cura di Ermanno Ciocca.

Terni 1977, Ed. Thyrus.

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