Tirreno-Adriatico: a Terni Taccone battuto in volata da De Pra

De Prà e Taccone si giocarono in volata la tappa di Terni



A Terni la Tirreno – Adriatico fece tappa per la prima volta nel 1967. Era la seconda edizione della corsa che oggi è una classica del ciclismo. Lo striscione dell’arrivo, fu posto verso la metà di Viale Tito Oro Nobili, che allora si chiamava Viale Fonderia. Vinse Tommaso De Pra, luogotenente di Gianni Motta, brianzolo come lui, alfiere della squadra Molteni.

De Pra Indossava la stessa maglia color nero e camoscio che è stata poi resa conosciutissima da Eddy Merckx. De Pra batté in volata l’abruzzese Vito Taccone, personaggio tra i più coloriti del ciclismo dell’’epoca, uno dei corridori più amati dalla gente per il suo carattere guascone. I due, che facevano parte di un gruppetto in fuga, si giocavano anche la maglia di leader della classifica, che allora era giallo–rossa, i colori di Roma. Perché romano era l’organizzatore che aveva inventato quella che ormai è diventata una classica, Franco Mealli, e romano era il giornale che sponsorizzava la gara, II Messaggero. Fino a Terni essa era sulle spalle di Franco Bitossi; lì, in viale Fonderia, passò a De Pra.
Più entusiasmante fu trent’anni dopo il finale della tappa che arrivava a Narni. Quella rampa che dal bivio di Berardozzo porta su, fino in piazza Garibaldi, era considerata dai tecnici molto simile alla salita del Poggio di Sanremo, corta ma ripida e “nervosa” con tante curve strette. E’, quella del Poggio, la salita spesso decisiva nel finale della Classica di Primavera del ciclismo internazionale. E siccome la Tirreno – Adriatico è una corsa di preparazione per la Sanremo, il tratto conclusivo della tappa di Narni fu considerato un banco di prova importante: chi arrivava davanti li, sicuramente avrebbe fatto una buona Sanremo. In Piazza Garibaldi, a Narni, era posto il traguardo della quarta tappa della Tirreno – Adriatico del 1997, trentunesima edizione. Michele Bartoli entusiasmò la folla che si accalcava sui tornanti che portano verso Narni. Uno scatto imperioso, e tagliò il traguardo col braccio alzato. Primo davanti a Francesco Casagrande, che la Tirreno – Adriatico se l’era aggiudicata l’anno prima, e a Gabriele Colombo vincitore della Sanremo del ’96. Colombo puntava al bis nel 1997, ma una caduta lo eliminò dal gruppo dei migliori, nel quale restarono invece Bartoli, gran favorito tra gli italiani, e Francesco Casagrande. Volatone finale e rovinosa caduta in testa al gruppo. Bartoli alla Sanremo arrivò quinto, Casagrande quarto. La rampa di Narni aveva detto la verità.
La Tirreno – Adriatico del 1997 coincise con un’abbuffata per gli appassionati ternani di ciclismo. Il giorno dopo Narni, la tappa si disputò alla Cascata delle Marmore, su un circuito di una quarantina di chilometri, percorso tre volte: vinse allo sprint Giovanni Lombardi. La mattina dopo partenza da Ferentillo.
Più di recente la corsa dei Due Mari ha avuto come sedi d’arrivo di tappa Terni (nel 2012, primo il norvegese Boisson Hagen) e Narni Scalo (2013, vincitore Peter Sagan). Nell’edizione 2016 la corsa transiterà a Terni sabato 12 marzo, tra le 12 e le 13 e 30, percorrendo la strada dei Quartuieri alla volta della Somma per poi raggiungere l’arrivo di Foligno.

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