Toscolano, schioppettate ai rapitori

Un riscatto di 1.500 lire

Un piccolo possidente, ma per i “malandrini” era comunque un ricco. E così gli abitanti di Toscolano, passarono una giornata “diversa” e movimentata, grazie alla quale ebbero da raccontare per parecchio tempo. Perché a Toscolano, tranquilla frazione oggi di Avigliano Umbro, si verificò il brutto fatto che quell’uomo considerato ricco sfondato fosse rapito a scopo di riscatto. E finì sulle prime pagine dei giornali, Toscolano, allora “ridente frazione di Monte Castrilli in provincia di Perugia”. Così era a quei tempi, perché il fatto avvenne alle 8 del mattino del 17 marzo del 1871, quasi un secolo e mezzo fa. Rapimento a scopo di riscatto, ovviamente: trentamila lire volevano i rapitori per liberare l’ostaggio, ma tira e molla, alla fine, si accontentarono di 1500 lire. Una bella sommetta, per quei tempi, ma non certo l’occasione di cambiare vita anche perché quelli coinvolti nel rapimento erano sicuramente almeno più di tre. Il calcolo è reso possibile dal seguito della storia, perché una volta intsacati i soldi non è che la vicenda finì. Il fatto è che allora, a Toscolano, c’era un medico condotto coraggioso e risoluto, che non appena si diffuse la notizia del pagamento del riscatto organizzò la gente del posto: tutti, armati, si misero in cerca dei “malandrini” in mezzo ai castagneti che, fitti, ricoprono – ancor oggi – la montagna di Toscolano. La ricerca dette i frutti sperati, e, nel caso in questione anche “sparati” perché, individuati i rapinatori, il medico organizzò un’imboscata: seguì il classico conflitto a fuoco nel corso del quale “uno dei malfattori, colpito all’occhio destro, rimase sul terreno, e gli altri, due dei quali feriti, si salvarono fuggendo”. Il giornale dell’epoca (“L’Opinione”) non riferisce altri particolari se non il nome del rapito, un “certo Capaldina”. Non si sa quindi chi fosse l’ardimentoso medico condotto, che non perse tempo ad avvisare le forze dell’ordine la cui caserma si sarebbe dovuta raggiungere a piedi con grande perdita di tempo, né riferisce se le 1500 lire del riscatto furono recuperate.
Toscolano, per riscuotere lo stesso interessamento dalle cronache nazionali, dovette aspettare più di un secolo, fino a quando cioè, Federico Zeri non individuò proprio lì un dipinto che consentì di risolvere un mistero della storia dell’arte individuano in Piermatteo d’Amelia, il grande artista fino a quel momento conosciuto come il “Maestro dell’Annunciazione Gardner”. Beh, fu tutta un’altra soddisfazione.

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