Tutti alla stazione, passa Papa Giovanni


“Passa il papa”, e via, a Terni iniziò la corsa verso la stazione ferroviaria. Che era affollata fino all’inverosimile. E’ passato più di mezzo secolo da quella mattina del 4 ottobre 1962. Giovanni XXIII era affacciato al finestrino. Il treno si fermò solo per un attimo, giusto il tempo perché benedicesse la folla, entusiasta.
Giovanni XXIII stava andando in pellegrinaggio a Loreto e poi ad Assisi. Tutto in una sola giornata. Fu il primo viaggio di un papa  da quando, nato il regno d’Italia, il potere temporale era finito. Da allora i vari pontefici s’erano consegnati ad una specie di autoclausura: mai misero piede fuori del Vaticano, fatta eccezione per il breve trasferimento necessario per raggiungere la residenza estiva di Castel Gandolfo.

La stazione di Terni affollata per il passaggio di Papa Giovanni XXIII
La stazione di Terni affollata al passaggio del treno con Papa Giovanni XXIII

Suscitò perciò grande clamore la decisione di Giovanni XXIII che già aveva cancellato l’autoclausura con le sue visite ai quartieri degradati di Roma ed alle carceri di Regina Coeli. Solo Pio XII era uscito una volta dal Vaticano per recarsi al quartiere San Lorenzo dopo il bombardamento. Ma addirittura una viaggio in treno… Quale treno, poi? Il treno papale regalato nel 1848 dai francesi era ormai in un museo. Antonio Segni, da poco presidente della Repubblica Italiana mise a disposizione il treno presidenziale. E con quello Giovanni XXIII affrontò il viaggio: settecento chilometri in un giorno solo. Roba da sfiancare chiunque, figuriamoci un uomo di 81 anni, che già sopportava la malattia che lo portò alla morte. «Vado a Loreto e Assisi _ disse_ per mettere il Concilio sotto la protezione della Madonna e di San Francesco».
Fu un avvenimento storico. Uno dei primi grandi eventi mediatici, con centinaia di cronisti al seguito. Il papa viaggiò quasi costantemente in piedi, vicino al finestrino, per benedire le folle che lo aspettavano ad ogni stazione, ad ogni passaggio a livello. Il treno passò ad Orte, a Terni fece una brevissima sosta, poi Foligno, Jesi, Ancona.E nel pomeriggio, dopo la visita alla Madonna di Loreto, di nuovo in viaggio, alla volta di Assisi dove il papa arrivò che era già buio.
Rientrò in Vaticano a mezzanotte, ma col cuore leggero. Così come la gente umbra e marchigiana che ebbe l’occasione di vederlo da vicino.

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