Gli anni Sessanta ed il fascino dei cinema fumosi da cento lire

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di LORENZO MANNI

Cento lire, o poco più, era il costo del biglietto. La cifra da pagare per entrare in una sala cinematografica, buia, un fascio di luce partiva da un buco nel muro di fondo alle spalle degli spettatori, fendeva il fitto fumo di sigarette e si stampava sullo schermo. Erano così i cinema degli anni Sessanta del secolo scorso. centinaia di occhi fissi su quello schermo, grande, avvolgente: emozioni di colori, scene e suoni. Gli errori del proiezionista, la “pizza”  montata alla rovescia, lo strappo improvviso della pellicola immancabilmente “salutati” da fischi ed imprecazioni rivolti all’operatore.

Il cinema Lux in piazza del Popolo


Terni aveva molte sale cinematografiche. Per lo più popolari, mentre altre erano più “aristocratiche”, meno vivaci. “Pidocchietto” si chiamavano i cinema a basso costo. Biglietto intorno alle cento lire, più il cosiddetto “soccorso invernale” che si aggirava sulle 10 lire ed era la quota che i gestori delle sale esigevano per il riscaldamento del locale. Ai militari ed i ragazzi  e , se non ricordo male, anche alle donne,  veniva concesso uno sconto di circa la metà. Nella zona di Città Giardino c’erano tre  sale cinematografiche  in un raggio di trenta metri. Il “Città Giardino”, l'”Elettra” e “Aurora” che, come il “Giardino” era ricavato in un ampio spazio sotto la chiesa del Sacro Cuore. L’Aurora, essendo fornito di palco, a volte ospitava spettacoli teatrali per lo più realizzati dal gruppo parrocchiale del Sacro Cuore. Nell’unico  parcheggio delle biciclette c’era un guardiano  che le prendeva in custodia  appendendole ad una rastrelliera coperta ed  infilando un numero fra i raggi, poi  consegnava la matrice al proprietario del “velocipede” per il ritiro a fine spettacolo.


Tutte e tre le sale erano servite da un “brustolinaro”  che stazionava con la bancarella di semi salati, noccioline, caramelle di zucchero, roccette di liquirizia morbida, stecchette di quella dura. Altro che pop corn!


Il “brustolinaro”, appena si accendevano le luci fra il primo e secondo tempo, faceva il giro della sala, in fretta perché doveva recarsi nelle altre due, con una cassetta sospesa al collo e poggiata sul petto: “carameee'”,  avvisava mentre si affrettava a distribuire la sua merce a coloro che la richiedevano. Ed erano tanti. Un paio di cose mi sono rimaste impresse , caratteristica di questi locali: i cumuli delle bucce dei bruscolini per terra e l’abitudine, nell’intervallo, di girarsi tutti indietro con il risultato che durante la proiezione si vedevano le nuche di chi era seduto davanti e nell’intervallo di quelli seduti dietro. Ma questo era anche utile per vedere i presenti in sala, amici, conoscenti o anche qualche “persona”  carina da osservare.

Il cinema Modernissimo


Non stavano solo a Città Giardino i cinema di “seconda categoria”. Il Lux, per esempio, stava in Piazza del Popolo: stretto, lungo ed in leggera pendenza; il Modernissimo era a Corso Tacito, tra una banca e il bar Pazzaglia; l’Antoniano, anch’esso teatro, era adiacente alla Chiesa di Sant’Antonio; uno era in via Piemonte, nella zona “ferrovieri” poi fu noto come Fedora; al bivio di Collescipoli, poco prima della Polymer, si trovava il metropol  che successivamente, negli anni 70, fu una sala da ballo e poi una sala biliardi. Anche  Borgo Rivo aveva il suo cinema, anch’esso come il Lux con leggera pendenza e nei primi anni 70  era frequentato dal gruppo “Primavera” che indirizzò la programmazione verso i film “impegnati” con “seguirà dibattito”.


Anche alcune  parrocchie avevano la loro sala proiezione e venivano proiettate pellicole per lo più a tema religioso e severamente censurate . Si poteva fumare nei cinema ed i vestiti rimanevano impregnati dal fumo per lungo tempo tanto che dovevano essere appesi (a casa) all’aperto per far passare l’odore del fumo.
In estate il “Città giardino” diventava “arena” e si vedeva il film all’aperto. Altre “arene” erano al Villaggio Italia, all’oratorio di San Francesco, e successivamente in via Piemonte.

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