“Il vento, l’acqua e la grandine grossissima asportarono imposte, tegole, vasi, comignoli abbattendo alberi, pali telegrafici,reti elettriche ecc. e devastarono i raccolti di oltre tre quarti di territorio”: riferiva così il 4 luglio 1914 il corrispondene da Terni del Corriere…
Forse sarà stata davvero colpa del caldo come fu riferito nelle cronache del tempo, ma certo che un giovanotto il quale si presenta in banca e chiede che gli vengano restituiti 180 miliardi che lui ha lì depositato in lingotti…