Lago del Salto, annegati quattro cacciatori ternani

17 agosto 1959

Al lago del Salto vicino Teglieto, una frazione di Petrella Salto, un contadino vide che in acqua, sul fondo del lago c’era un’automobile. Dette l’allarme e si scopri così che fine avevano fatto quattro cacciatori ternani di cui dal giorno di Ferragosto non s’avevano più notizie: erano tutti annegati nella vettura, una Fiat 1100, che nel percorrere la strada provinicale che costeggiata il lago, ad una curva stretta, era finita fuori strada, aveva percorso una scarpata ripida di una quarantina di metri poi s’era inabissata in un punto in cui il lago del Salto è molto profondo.

La tragica conferma che proprio di loro si trattava la si ebbe più tardi quando i sommozzatori dei vigili del fuoco riemersero: si era una Fiat 1100 targata Terni e dentro c’erano quattro uomini senza vita. Prima di morire avevano tentato di uscire dall’abitacolo fracassando un paio di finestrini e il lunotto posteriore, ma non ce l’avevano fatta. Morirono così Romolo Ciampi, impiegato del Comune di Terni, 55 anni abitante a Maratta, che era alla guida dell’auto; Fausto Cascioli, 51 anni, operaio delle acciaieri, abitante a Cesi Scalo; Everardo Liti, agricoltore, 21 anni; Romulado Marsi, 16 anni, studente del’Istituto tecnico Itis. Con loro, nell’auto, trovò la more anche uno dei tre cani da caccia; altri due erano invece riusciti a salvarsi. Li trovarono che vagavano lungo le sponde del lago.

Salto Cingolana
L’abitato di Teglieto e la strada Salto Cingolana nel tratto della tragedia

Il giorno di Ferragosto erano andati a caccia, per l’apertura, a Corvara del Fucino, dalle parti di Avezzano. Nel primo pomeriggio rientravano a Terni. Seguivano un’altra vettura di compagni di caccia. Ad un tratto l’auitista di questa vettura, una “Giardinetta” non vide la 1100 nel retrovisore, ma pensò che comunque, come stabilito, si sarebbero aspettati in piazza Tacito a Terni per salutarsi. A Piazza Tacito, però, l’attesa fu lunga, e fu comunicato alla questura che mancavano all’appello quattro cacciatori. Le ricerche cominciarono subito, ma non c’erano segni sulla strada Salto-Cingolana, non un guard rail abbattuto o danneggiato, né il segno di una frenata. Forse un malore del guidatore, forse un colpo di sonno furono la causa della tragedia.

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