Rapaccioli sarà vescovo di Terni, il Consiglio generale esulta

Rapaccioli. Sarebbe stato lui il nuovo vescovo di Terni, successore di Ippolito Andreasi, da poco scomparso. Il 29 settembre 1646 il Magistrato di Terni fu informato che a reggere la diocesi ternana sarebbe giunto il cardinale Francesco Angelo Rapaccioli. La nomina, in verità è ufficialmente datata 18 ottobre, ma giù venti giorni prima il Consiglio generale di Terni rese nota la notizia ed espresse la propria soddisfazione per il fatto che il cardinale Rapaccioli era “nostro Comprotettore e Cittadino prelato”.

Rapaccioli
Lapide in ricordo di Rapaccioli nel Duomo di Terni

Un ternano, quindi. Anzi, per essere precisi, il cardinale era nato a Collescipoli. Ed il consiglio generale, in segno di devozione, votò in suo favore un donativo di cinquecento scudi, che furono cortesemente rifiutati. Non demordendo il consiglio generale cittadino, pochi giorni prima dell’investitura ufficiale del cardinale Rapaccioli, volle mettere a disposizione mille scudi per arricchire l’interno della cattedrale, “sprovvista di arredi sacri, o che non erano in armonia colla decenza e coi riguardi dovuti a un vescovo che indossa la sacra porpora”.

Il cardinale Rapaccioli, comunque, “decorò con elegante fabbrica la chiesa cattedrale; v’istituì otto beneficiati, di cui difettava, e la fornì – a sue spese – di ricche suppellettili; rifabbricò il vescovado, eresse il seminario… e recò grandi vantaggi alla diocesi con impiegarvi considerevoli somme di denaro”.

Il duomo di Terni acquistò allora la configurazione attuale, a parte i rifacimenti compiuti negli anni Trenta del secolo scorso.

 

Fonti

Lodovico Silvestri, “Collezione di memorie storiche tratte

dai protocolli delle antiche riformanze della città di Terni

dal 1387 al 1816″. Ristampa a cura di Ermanno Ciocca.

Terni 1977, Ed. Thyrus.

Francesco Angeloni, “Storia di Terni”,

Terni 2002 (Rist.). Ed. Thyrus

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