Terni 1964, allarme per un giovane non tornato a casa: s’era addormentato al cinema

cinema antoniano

Il giovanotto lavorava come cameriere in un bar del centro di Terni. Allora, nel 1964, gli orari erano un po’ diversi rispetto ad oggi e così, per rilassarsi un po’ prima di andare a casa andò al cinema, allo spettacolo delle 22 e 30. Il fatto fu che in piena notte, L.G., vent’annni, non era ancora rientrato a casa. I familiari si preoccuparono. Non sapevano dove fosse finito e, soprattutto, temevano gli fosse capitato qualcosa di poco simpatico. In allarme e cominciarono a cercarlo nel centro cittadino. Il proprietario del bar in cui lavorava riferirono che era andato via alla chiusura, normalmente. Poi qualcuno ricordò che aveva detto che sarebbe andato al cinema.

Fatto il giro delle sale cinematografiche arrivarono al cinema Antoniano, che era in qualche modo gestito dai frati della parrocchia di Sant’Antonio in via Curio Dentato. I frati, nello sdcorgere persone sconosciute aggirarsi dalle parti del convento chiamarono la polizia. E l’equivoco a quel punto si chiarì: non erano delinquenti, ma gente preoccupata che cercavano L.G. il quale – forse – era andato al cinema proprio lì, all’Antoniano.

I frati aprirono le porte del locale ed infatti il giovanotto era lì, in sala, stravaccato su una poltrona: dormiva profondamente.

Il film, che evidentemente non era particolarmente avvincente, era finito, gli altri spettatori se ne erano andati, il locale era stato chiuso e nessuno si era accorto di niente. Lui, il ragazzo, ad un certo punto si era svegliato – riferì – e si era reso conto di essere rimasto chiuso dentro il cinema. Ma visto che non sapoeva come fare per chiedere soccorso, alla fine, si era rimesso a dformire placiadamente. Beata gioventù!

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