Terni 1599, entra in vigore il “Regimento Aldobrandini” e torna il Consiglio di Credenza

Il cardinale Aldobrandini- Nella foto in evidenza: il palazzo dei Priori di Terni

Lo chiamarono “Regimento Aldobrandini”: si trattava del nuovo regolamento municipale di Terni che entrò in vigore il Primo Gennaio del 1599. Il nuovo regolamento, che riprendeva molte indicazioni di quello abolito anni prima e sostituito, era stato elaborato dal Magistrato di Terni, con la collaborazione di vari cittadini esperti in materie giuridiche e non solo. Fu chiamato “Regimento Aldobrandini” perché l’entrata in vigore era scattata nel momento in cui il documento era stato approvato dal cardinale Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII, Prefetto della Sacra Consulta.

Col nuovo regolamento, il consiglio – che aveva in precedenza assunto il nome di “Consiglio dei Quarantuno” – tornò a chiamarsi Consiglio di Credenza, e i suoi componenti “Credenzieri”. Nuove norme riguardavano l’elezione e i compiti dei Priori e dei Credenzieri, ma anche le nomine di chi sedeva nei “comizi generali”, i sovrastanti alle fiere, i notai e avvocati cittadini, il sindaco, gli ambasciatori, i podestà dei castelli soggetti alla città o i loro vicari, il cancelliere comunale.

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