1591, da Terni a Roma ad omaggiare il nuovo papa Innocenzo IX

Gregorio XIV e Innocenzo IX

Morto un Papa se ne fa un altro, chi non conosce l’adagio? Solo che ad ogni morte di papa a Terni, come in ogni altro comune dello stato pontificio, c’erano le “solite incombenze” da mettere in atto. E così il 3 novembre del 1591 in consiglio cittadino ternano prese atto ufficialmente dell’avvenuta elezione del cardinale Antonio Facchinetti, che proprio quel giorno fu consacrato papa Innocenzo IX.

Il 18 ottobre si era proceduto a registrare agli atti il decesso, avvenuto un paio di giorni prima, di Gregorio XIV, provvedendo, come al solito, a mettere in atto una serie di misure adatte a garantire “la sicurezza e la tranquillità pubblica”. Era la prassi. Misure che restavano in vigore fino all’elezione del nuovo pontefice fatto che comportava, comunque,a sua volta, di rispettare un’altra prassi: occorreva nominare i rappresentanti della città ed inviarli dal nuovo papa a rendergli omaggio e disporre tutto il necessario per togliere dai luoghi pubblici lo stemma del papa scomparso e sostituirli con quelli del nuovo. L’unica nota stonata era la sottolineatura che il nuovo papa aveva già una bella età, 73 anni, per cui si pensava che nel giro di poco tempo tutta la procedura si sarebbe dovuta ripetere.

Facile previsione, visto che Innocenzo IX era già molto malato. Ed infatti morì il 30 dicembre di quello stesso anno, dopo un pontificato durato circa due mesi.

Ed infatti il 30 gennaio 1592 ecco l’elezione deo cardinale Ippolito Aldobrandini, papa Clemente VIII a cui furono portati gli omaggi dai delegati del comizio cittadino Paolo Simonetta, Cesare Spada, Lucantonio Gigli e Tarquinio Pecoli.

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