Le parole non erano precisamente queste, ma il concetto è chiaro.
Fu questa la risposta che il 17 novembre 1627 il consiglio cittadino dette, appunto ai Padri Gesuiti i quali gestivano la scuola comunale.
Al Comune di Terni era arrivata una “supplica”, ufficialmente da parte della scolaresca, ma era chiaro che più che altro erano “i maestri” a chiedere. Si proponeva di annunciare l’apertura delle scuole pubbliche mediante il suono della campana del municipio. L’adesione del consiglio fu immediata e si decretò che in tutti i giorni scolastici sia di mattina che di pomeriggio ed all’ora fissata dal, si suonasse la campana per “mezzo quarto d’ora” cosicché gli “scuolari” si facessero trovare pronti per l’inizio delle lezioni. Con l’aggiunta di cui sopra. Perché il Comune si sarebbe sempre prestato ai desideri dei Padri Istitutori, ma…
Nell’immagine: Il Collegio dei Gesuiti a Terni (evid. giallo)
Fonte: Lodovico Silvestri, “Collezione di memorie storiche tratte dai protocolli delle antiche riformanze della città di Terni dal 1387 al 1816". Ristampa a cura di Ermanno Ciocca. Terni 1977, Ed. Thyrus.