1913, i tramvieri ternani pronti alla battaglia per l’ Equo Trattamento

Altro che stato di agitazione: i tramvieri di Terni si dichiaravano pronti alla battaglia per difendere i loro diritti. Rivendicavano l'”Equo trattamento” da parte della società per la quale lavoravano che era la società delle tramvie elettriche Terni-Ferentillo. Era il 1913. Una legge del 1912 aveva stabilito i parametri retributivi dei dipendenti delle società ferroviarie private per equiraparli al trattamento economico in essere di tutti i lavoratori delle ferrovie statali. Era una legge dello Stato che fu ottenuta con fatica e dopo numerose agitazioni dei lavoratori in tutta Italia. E i ternani non si erano certo tirati indietro..

Ferentillo tramvieri tram

La Società delle tramie elettriche ternana, però, sosteneva che l’ Equo trattamento non spettava ai dipendenti che prestavano servizio sulle tratte urbane e si oppose così all’attuazione della legge inoltrando ricorso al ministero dei lavori pubblici.

Era il 12 luglio 1913. Fu immediatamente convocata un’assemblea dei lavoratori al termine della quale fu approvato un risoluto ordine del giorno. I tramvieri ternani rendevano nota la loro protesta “contro l’abile tentativo di sopraffazione perpetrato dalla società” che tentava di “distruggere con agio cavilloso i diritti acquisiti del personale sin dall’inizio dell’esercizio”. Si avvisava quindi che essi erano pronti “per la eventuale battaglia che verrà ingaggiata” subito dopo il pronunciamento della commissione giudicatrice “non escludendo alcun mezzo ed alcuna forma di lotta per il raggiungimento del proprio fine e rispetto del loro diritto”.

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