Terni 1480: il municipio è così povero da dover farsi in casa il nuovo podestà

La situazione finanziaria del Municipio di Terni all’affacciarsi del 1480 era davvero preoccupante. Al punto che non ci si poteva permettere nemmeno di nominare un podestà. Di solito infatti il podestà era scelto tra personaggi non ternani, i quali per ricoprire l’ufficio, avevano bisogno di portare con sé un serie di notai, uomini di fiducia, armati.
Così quando il 13 febbraio 1480 il consiglio cittadino si riunì per confrontarsi sulla necessità della nomina di un podestà, l’unica decisione da prendere era quella di risparmiare il più possibile. Cosa su cui tutti di dichiararono d’accordo. Si stabilì allora di far ricoprire la carica di podestà da un supplente, un laureato ternano cui assegnare un “tenue” appannaggio, “risparmiando quel molto di più che era solito darsi ad un forestiere per suo soldo, e quello de’ suoi domestici. Si scelse perciò uno fra i quattro ternani dotti di diritto canonico e civile e fu lui assegnato un onorario di dieci fiorini al mese.
Un podestà forestiero aveva di solito un appannaggio di settecento fiorini d’oro per un semestre, cifra che comprendeva anche quanto da corrispondere alle persone che avrebbero dovuto lavorare con lui: non si trattava di poca cosa in dato che il podestà doveva disporre di un Giudice Collaterale, un capo della polizia, quattro notai (uno per gli atti civili, un altro per cause criminali, un terzo per danni e furti in campagna, l’ultimo per la custodia degli atti di polizia), un cameriere di fiducia, otto armati, uno dei quali a cavallo.
Si chiese, però, il permesso al papa il quale fissava, attraverso i suoi uffici la cifra d’appannaggio per io podestà. La riposta fu affermativa ed era contenuta in un documento in cui si assegnavano al podestà di Rieti, 25 fiorini al mese, molto più che al podestà ternano, anche se anche Rieti non era municipio particolarmente facoltoso.

Fonte: Lodovico Silvestri, “Collezione di memorie storiche
tratte dai protocolli delle antiche riformanze
della città di Terni dal 1387 al 1816″.
Ristampa a cura di Ermanno Ciocca. Terni 1977, Ed. Thyrus.

 

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